Si vota con la matita “copiativa” perché il segno che lascia è indelebile, non realmente cancellabile, e questo riduce al minimo il rischio di brogli sulla scheda.
Sicurezza del voto
La matita copiativa contiene pigmenti e coloranti che restano visibili anche se si prova a cancellare con gomma o solventi, quindi eventuali manomissioni lasciano tracce evidenti. In questo modo chi gestisce lo scrutinio può accorgersi se qualcuno ha tentato di modificare un voto già espresso, tutelando la correttezza del risultato.
Segretezza e privacy
Le penne, soprattutto se si calca la mano, lasciano un solco e un alone d’inchiostro che può vedersi in controluce anche con la scheda piegata, rendendo potenzialmente riconoscibile la scelta dell’elettore. Il tratto della matita copiativa invece è ben leggibile all’interno ma meno visibile dall’esterno della scheda, aiutando a garantire la segretezza del voto.
Perché non una matita normale
Una matita normale, fatta solo di grafite, può essere cancellata quasi del tutto senza che resti un segno chiaro, rendendo più facile alterare una scheda senza farsi notare. La matita copiativa, invece, lascia sempre un residuo colorato che rende l’operazione di cancellazione riconoscibile e quindi poco utile per eventuali frodi.
